Santuario

I portatori della Madonna della Scopa

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Un esempio di famiglia

Per comprendere questa affermazione è opportuno fare un corto excursus inizio 900.
Il tutto nasce all’inizio del 900, dopo pochi anni in cui si era riusciti, sia a dar decoro al santuario, sia ad esaudire il desiderio degli abitanti del contado osiense, con in testa l’allora parroco Don Cominelli, di avere un simulacro degno della Madonna della Scopa, anche se era già presente una effige lignea in modeste dimensioni presso il santuario medesimo.
Da qui nacque l’idea di una traslazione temporanea per permettere a tutti di manifestare la propria devozione senza incorrere in pericoli, ricordiamo che il territorio circostante Osio era infestato da animali non propriamente domestici, vedi lupi ecc.

L’idea piacque immediatamente, tanto che tra le famiglie osiensi di pretta matrice contadina, ci fu animazione per aggiudicarsi l’onore e l’onere di traslare sulle proprie spalle la neonata effige dal santuario sino alla chiesa parrocchiale, e relative cerimonie di corollario alla festività di Maria Assunta, manifestazione che fu regolata sino a pochi anni fa da un banditore che gestiva l’incanto delle stanghe, che sarebbero servite per sorreggere il simulacro durante i vari trasporti.

Con il passaggio dall’era contadina all’era industriale si è perso tantissimo di questo “giocoso” incanto e l’ultimo vero banditore lo ricordiamo tutti è stato, il compianto Cittadino Emerito Felice Pinotti.
E qui sale in cattedra il vero significato di famiglia abbinato ai Portatori.
Venendo meno questa disputa, tramite l’incanto, tra le fazioni si e’ creato una vera unione che di fatto non ha generato una associazione ma bensì una famiglia ed ogni anno questa famiglia si rinnova, si ringiovanisce, si accresce di nuovi stimoli.

ECCO LA FAMIGLIA, ECCO LIMPIDO L’ESEMPIO DA SEGUIRE.
Preghiamo perché la nostra Madonna della Scopa continui a fregiarsi di queste persone, e anche tramite loro i nostri giovani trovino un esempio di crescita morale e civile, e perché no un giorno fregiarsi dell’onore di appartenere anch’essi ai Portatori della Madonna Della Scopa.

Domenico Seminati

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