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Ri-CRE-iamo l’estate

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In questi giorni sta volgendo al termine la proposta estiva rivolta a bambini e ragazzi intitolata RI-CRE-IAMO l’ESTATE. Si tratta dell’alternativa al consueto Centro ricreativo estivo che quest’anno, viste le numerose limitazioni la parrocchia non ha potuto organizzare.

L’iniziativa è stata resa possibile dalla disponibilità dell’amministrazione comunale nel ruolo di capofila e dall’impegno delle associazioni del territorio e dell’oratorio, che si sono divise i compiti, garantendo i servizi di segreteria, la proposta di attività e laboratori, oltre alla messa a disposizione di spazi adeguati.

Come da protocolli anti contagio le attività si sono svolte in piccoli gruppi seguiti da educatori professionali forniti dall’amministrazione comunale. Al fine di evitare assembramenti i gruppi sono stati dislocati su diverse aree del nostro territorio comunale (oratorio, scuole, campo sportivo).

Siamo consapevoli che si tratta di una proposta molto diversa da quanto siamo abituati a vivere nei normali mesi estivi, tuttavia come parrocchia siamo contenti che si sia riusciti a mettere in dialogo diverse realtà del territorio e ad offrire alla comunità un servizio che, per quanto limitato nei tempi e negli orari, è il frutto di un lavoro comune ed è stato prezioso per molte famiglie.

In queste settimane hanno partecipato alla proposta circa 70 tra bambini e ragazzi. Sono numeri certamente più bassi rispetto a quelli del CRE tradizionale, ma che fanno comunque ritenere di aver intercettato un bisogno delle famiglie. 

Parallelamente alla proposta per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie è stata lanciata anche una piccola proposta aggregativa per gli adolescenti dei primi anni delle superiori. Questa fascia d’età negli scorsi anni veniva coinvolta nell’animazione dei più piccoli, ma i protocolli non hanno consentito che questo avvenisse per quest’estate. È così che un piccolo gruppo ha accolto l’invito a partecipare ad alcuni pomeriggi a loro dedicati.

Seppur consapevoli del contesto di emergenza in cui sono statemesse a punto queste proposte, ci piace pensare che in questa esperienza si sia evidenziata una modalità di lavoro che non può essere abbandonata in futuro. La parrocchia e l’oratorio da tempo non sono più in grado con le loro sole forze di organizzare una proposta di socialità estiva capace di rispondere alle esigenze delle famiglie. Per quanti sforzi si facciano ci sembra che la strada del coinvolgimento di più realtà possa, non solo essere più efficiente, ma soprattutto più significativa per una comunità ecclesiale e civile che si riconosce tale.

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