Parrocchia

Don Luca: “Il primo anno con voi”

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Carissimi, voglio rivolgermi a voi con il cuore più che con la ragione, facendo una verifica del primo anno che il Signore ci ha concesso di condividere. Vi confesso, senza voler sembrare adulatore, che mi trovo molto bene in mezzo a voi e penso che lo abbiate capito anche voi per come mi vedete durante le celebrazione e più semplicemente quando ci incontriamo in modo occasionale. Anche la Festa della Madonna della Scopa mi è piaciuta tantissimo e mi sono trovato a mio agiosia nella Celebrazioni, che nelle preghiere e alle processioni.
Il mio carattere è estroverso e mi viene spontaneo entrare in confidenza con voi e vedo che anche voi non avete paura a fare altrettanto, questo mi facilita molto il mio impegno pastorale. Certamente qualche volta mi dico che siamo ancora nel periodo della “luna di miele” e verranno tempi in cui ci scontreremo sulle questioni che sorgeranno, intanto mi godo questo momento di serenità poi ci penseremo.

Un Vescovo di Bergamo raccomandava sempre a suoi preti di entrare in parrocchia con umiltà senza la pretesa di capovolgere come con un calzino ciò che avviene, io ho cercato di mettere in pratica questo consiglio e di non stravolgere la vita della parrocchia, anche se mi rendo conto che inevitabilmente il mio stile, le mie passioni, i miei gusti hanno segnato il modo con cui ho fatto il parroco e ho svolto le diverse iniziative. Le benedizioni delle case mi hanno offerto una splendida occasione per conoscere tanti di voi in modo diretto e di questo benedico il Signore, nel mese di settembre ricomincerò a visitare le famiglie che ancora non ho incontrato.

Abbiamo un Oratorio che è veramente uno spettacolo, più ci passo del tempo e più mi rendo conto della sua bellezza e della sua utilità per il nostro paese, anche in questi mesi estivi è stato un punto di riferimento per i ragazzi e per le famiglie sia il pomeriggio che la sera, pensavo che si svuotasse nei mesi di luglio ed agosto invece è sempre rimasto vivo e allegro. Poi la vicinanza della casa parrocchiale all’Oratorio è veramente comoda, passo da una parte all’altra in pochi secondi. Avrete capito che non mi allontano dall’oratorio per fare il parroco solo degli adulti, ma mi piace avere rapporti con i ragazzi, con gli adolescenti e con i giovani. La presenza di don Davide e di Marco non riduce la mia presenza in Oratorio, anzi noi amiamo fare le cose insieme e non siamo gelosi dei nostri spazi.

Appena arrivato tra voi ero un po’ preoccupato perché il Vicario Generale mi aveva detto che sarei rimasto l’unico prete in parrocchia, invece la provvidenza ha mandato don Davide come collaboratore e Marco con i quali non soltanto si collabora, ma si vive una bella esperienza di presbiterio, cioè viviamo insieme nella stessa casa, facciamo tante cose insieme e ci teniamo compagnia. E’ un grande aiuto avere la compagnia di altri preti, non rimanere da solo a pranzo a cena, fare due chiacchiere prima di andare a letto, sentire una battuta quando si è stanchi oppure quando si è un po’ depressi. Non solo, ma la nostra amicizia penso sia una bel segno anche per chi ci vede andare d’accordo.

Si dice in diocesi che i parroci sono spaventati dalla presenza delle Scuole Materne Parrocchiali, per quanto mi riguarda sono molto grato ai parroci miei predecessori perché hanno dedicato molto impegno e attenzione al nostro Asilo ed ora io godo delle loro fatiche e godo anche di una perfetta sintonia con tutti coloro che con passione, generosità e dedizione seguono quotidianamente la vita della scolastica dei piccoli che ci vengono affidati. Il mio sogno cari amici è quello di poter vivere con voi, per il tempo che il Signore mi concede, una bella esperienza di comunità nella comprensione reciproca, nell’aiuto fraterno, nella pazienza, desiderosi di essere gli uni a servizio degli altri.

Preghiamo la Madonna della Scopa perché ci conceda di poter vedere realizzati i nostri desideri e conceda che i nostri sforzi pastorali portino frutto efficaci di opere buone.

Un saluto, don Luca

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